Dal 6 all’11 giugno torna “Cerealia. La Festa dei Cereali. Cerere e il Mediterraneo”, il festival culturale dedicato al mondo dei cereali promosso da M.Th.I., ArcheoClub d’Italia sedi di Roma e Ariccia, Nur Edizioni e organizzato in collaborazione con l’Ambasciata e l’Ufficio Cultura e Informazioni della Turchia. La seconda edizione del Festival, vede il patrocinio del MIBAC, del Ministero dello Sviluppo Economico, dell’Assessorato alla Cultura Arte e Sport e dell’Assessorato al Turismo e Marketing del “Made in Lazio” della Regione Lazio, dell’Assessorato alle Politiche Cultuali della Provincia di Roma e dell’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale. Manifestazione dal respiro internazionale con un focus particolare sul Mediterraneo; al fine di valorizzare lo scambio interculturale, ogni anno il festival è dedicato a un paese diverso. Se lo scorso anno il paese gemellato è stato l’Egitto, nel 2012 è la TURCHIA. Cultura, ambiente, territorio, società, economia, alimentazione, turismo, sono le tematiche affrontate dal festival, attraverso attività le più varie, quali tavole rotonde, incontri, performance, degustazioni, visite guidate, mostre, laboratori didattici. Per la seconda edizione di Cerealia torna quale graditissimo ospite Alberto Angela, che in una conversazione a due con il Prof. Romolo Augusto Staccioli, presidente dell’Archeoclub d’Italia sede di Roma, ci parlerà di testimonianze storico-culturali tra Roma e la Turchia, in occasione dell’evento di apertura del festival, previsto a Palazzo Massimo – Museo Nazionale Romano il 6 giugno, a cui seguirà la rievocazione scenica del Rito delle Vestali per la finta panificazione, che secondo la tradizione avveniva proprio in questi giorni di giugno. Il festival si articola su Roma con varie iniziative e in vari luoghi, tra cui l’Ufficio Cultura e Informazione della Turchia, l’Enoteca Regionale/Palatium, l’Auditorium di Mecenate, il Mercato di Campagna Amica del Circo Massimo; il Parco Regionale dell’Appia Antica, il Castrum Legionis nella Riserva Naturale Decima Malafede, l’Istituto Tevere. Ma il programma di Cerealia non si ferma a Roma: ad Ariccia e Albano si svolgeranno convegni, visite guidate, spettacoli, percorsi archeologici/alimentari a cura dell’Archeoclub d’Italia Aricino -Nemorense, mentre altre iniziative sono in programma nel Lazio e in Sardegna.
I promotori e partner di Cerealia intendono, attraverso un progetto che valorizzi anche la riscoperta della cultura dei territori, salvaguardare il valore della terra e delle culture autoctone, in una Italia che sta soffrendo in termini di economia locale, con il rischio di un pericoloso degrado e distruzione di un patrimonio economico, culturale ed alimentare prezioso e fondamentale non solo per la nostra sussistenza. Cerealia vuole ricostruire la catena di valore tra il territorio di produzione e la tavola del consumatore, riportando in vita anche usi e costumi antichi, fondati sul rispetto della terra e dei suoi frutti, al fine di creare una catena virtuosa, che possa contribuire a diffondere una cultura di condivisione delle esperienze anche per un turismo più qualificato – fondamentale per l’Italia dal punto di vista dei beni culturali, dell’ambiente, dell’enogastronomia – e quindi strettamente legato alla qualità della vita. Cerealia è poi più che mai una kermesse che punta a valorizzare le scelte sostenibili, il mondo dei biologico e della produzione locale a Km0 .